Ciriole ternane

Ricetta non solo tipica, ma rappresentativa direi, di Terni, la mia città di origine. È una ricetta che nasce già vegana. È una delle meraviglie tradizionali italiane, già vegane. Ed è un tipo di pasta fresca senza uova che in base al territorio cambia nome, ma non la sostanza (strangozzi, pici, bigoli…)

Facile e deliziosa, si può condire come si vuole, ma la ricetta tipica prevede un sugo al pomodoro bello corposo. Semplice, ma saporito, con aglio e prezzemolo

Ingredienti (per 2 persone)

. 100 gr di semola
. 100 gr farina 0
. 50 gr di farina 2
. 125 gr di acqua
. Una presa di sale

Procedimento

➡️Prendere una ciotola capiente, aggiungere le farine e mescolarle bene.

Fare il buco, aggiungere acqua, sale e impastare. Trasferirsi fuori dalla ciotola per lavorare meglio e impastare a mano sul piano di lavoro.

Quando il panetto ha raggiunto una consistenza omogenea e compatta lasciarlo riposare una ventina di minuti nella stessa ciotola con un canovaccio umido.


➡️ Tagliare dal panetto un pugno di pasta alla volta, schiacciarlo, infarinarlo e passarlo nella macchina, partendo dallo spessore più largo. Io mi sono fermata a 2, cioè il terzo livello di spessore. La caratteristica delle ciriole, infatti, è quella di essere spesse e grosse.

Prendere la striscia di pasta, infarinarla, ripiegarla, infarinarla, ripiegarla, infarinarla e ancora ripiegarla e tagliare con il coltello con la lama liscia. Guarda il video qui sotto ⬇️

Districare le ciriole e infarinarle per non farle appiccicare. (o appenderle sull’appendi pasta).


➡️Far bollire abbondante acqua. Immergere le ciriole districandole con le mani. Saranno pronte in pochi minuti, quando inizieranno un po’ a tornare a galla. Meglio assaggiare


➡️Il sugo per condirle: 2 regole. 1)deve essere abbondante. Le ciriole chiedono tanto sugo.

2) quello tipico ternano è con olio, aglio e pomodori buoni (tipo i pelati) e prezzemolo. La libidine secondo me è all’arrabbiata.

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